L’amministratore di condomino è tenuto a rispettare il mandato affidatogli dall’assemblea; deve essere leale e trasparente fornendo ai condomini tutte le informazioni che questi richiedono. Anche i condomini però hanno degli obblighi di comunicazione nei confronti dell’amministratore.
La legge infatti prescrive determinate comunicazioni all’amministratore di condominio che il condomino deve necessariamente fornire.
E questo accade, ovviamente, tutte le volte in cui le attività del singolo possono avere una ripercussione sul gruppo.
Ciascun condomino può fare liberamente dei lavori in casa, senza che debba prima richiedere l’autorizzazione al condominio. Tuttavia, l’articolo 1122 del Codice Civile impone al proprietario dell’appartamento di darne preventiva comunicazione all’amministratore.
L’amministratore deve infatti controllare che le opere eseguite dai proprietari non possano pregiudicare la sicurezza e la stabilità dell’edificio, risultandone altrimenti corresponsabile (“ciascun condomino, nel piano o porzione di piano di sua proprietà, non può eseguire opere che arrechino danno ad una parte comune dell'edificio, essendo tenuto al rispetto anche della qualità della stessa”).
Dall’altro lato, l’amministratore è anche garante del regolamento, nel quale potrebbero essere contenuti dei divieti; sarà dunque suo compito preservare il rispetto del regolamento stesso.
Il Codice Civile autorizza ciascun condomino a distaccarsi dall’impianto del riscaldamento centralizzato, a condizione che da ciò non derivino notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini (“il limite alla facoltà di ogni condomino di eseguire opere sul proprio piano (o porzione di piano di sua proprietà) si identifica in ogni danno consistente nella diminuzione di valore della cosa comune riferito alla funzione della cosa, considerata nella sua unità, costituisce danno per le cose comuni anche il pericolo attuale e non meramente ipotetico connesso con il rischioso funzionamento o con la realizzazione imperfetta di un impianto autonomo di riscrldamento, quando la tecnica di realizzazione e la complessità delle operazioni necessarie per l'uso dello stesso comportino la possibilità di recare danno all'impianto di riscaldamento centrale”).
Proprio per garantire il rispetto di tale principio, si ritiene ricavabile, dal citato articolo 1122 del Codice Civile, l’obbligo di preventiva comunicazione nei confronti dell’amministratore, a carico del condomino che intende distaccarsi.
Ciascun condomino può utilizzare le parti comuni ed eseguire su di esse opere di modifica per migliorare il proprio godimento. Anche in questo caso, poiché obbligo dell’amministratore è verificare che non vi siano pregiudizi alla stabilità e sicurezza dell’edificio, questi ha diritto a ricevere una comunicazione preventiva prima dell’avvio dei lavori.
La legge impone a ciascun proprietario di comunicare formalmente all’amministratore ogni atto di cessione della proprietà, sia esso una vendita o una donazione. All’amministratore deve essere inviato il rogito notarile, non necessariamente in versione integrale: per il rispetto della privacy dei contraenti è possibile farsi consegnare dal notaio anche una semplice attestazione.
Da questo momento si calcola la responsabilità solidale dell’acquirente, rispetto al venditore, per le quote condominiali da questi non versate.
L’articolo 63 delle disposizioni di attuazione al Codice Civile stabilisce infatti che l’acquirente è responsabile in solido con il venditore per quanto concerne il pagamento dei contributi dell’anno in corso e di quello precedente alla comunicazione del rogito all’amministratore (“Chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente”).
Il cedente deve quindi informare l’amministratore con solerzia di restare obbligato solidalmente con chi acquista fino al momento di avvenuta comunicazione e dunque eventualmente, in caso di omessa comunicazione, anche oltre i termini appena indicati (“Chi cede diritti su unità immobiliari resta obbligato solidalmente con l'avente causa per i contributi maturati fino al momento in cui è trasmessa all'amministratore copia autentica del titolo che determina il trasferimento del diritto”).
Lo stesso discorso vale nel caso in cui l’appartamento venga dato in affitto: anche in questa ipotesi, il locatore ha l’obbligo di informare l’amministratore della stipula del contratto.
Fonte: laleggepertutti.it
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