Gestioni condominiali

Mediazione obbligatoria e condizione di procedibilità

La mediazione obbligatoria è uno strumento cruciale nel sistema giuridico italiano, rafforzato dalla  per avviare un processo giudiziario, laddove prevista, non si esaurisce con il semplice deposito dell'istanza di mediazione. È necessario un coinvolgimento attivo delle parti, come sottolineato dalla giurisprudenza e, più recentemente, dal Tribunale di Nocera Inferiore.

Caso esaminato dal Tribunale di Nocera Inferiore
Nella sentenza n. 1253 del 22 aprile 2024, il Tribunale di Nocera Inferiore ha affrontato il tema della condizione di procedibilità in una controversia relativa all'opposizione a un decreto ingiuntivo. Il Tribunale ha dichiarato l'improcedibilità della domanda, poiché l'attore non aveva partecipato al primo incontro davanti al mediatore, elemento ritenuto indispensabile per soddisfare la condizione di procedibilità.

Secondo il Tribunale, la mera attivazione del procedimento di mediazione non è sufficiente; l'attore deve partecipare attivamente al primo incontro di mediazione, indipendentemente dalla presenza della controparte. Questo approccio mira a evitare che la mediazione venga ridotta a un mero adempimento formale.

L'Orientamento giurisprudenziale
Il principio espresso dal Tribunale di Nocera Inferiore trova riscontro in diverse sentenze della Corte di Cassazione, tra cui le sentenze n. 8473/2019, 19596/2020 e 13029/2022. La Corte di Cassazione ha chiarito che la condizione di procedibilità si ritiene soddisfatta solo con la partecipazione delle parti al primo incontro effettivo di mediazione, durante il quale vengono fornite le informazioni necessarie sul processo di mediazione e le parti possono decidere se proseguire o meno.

La Cassazione ha inoltre precisato che, pur essendo sufficiente la partecipazione delle parti tramite delegati muniti di procura sostanziale, tale partecipazione deve essere reale e non meramente formale.

Quadro normativo
La mediazione è condizione di procedibilità obbligatoria in una serie di controversie specifiche, come stabilito dall'art. 5 del D.Lgs. 28/2010. La riforma Cartabia ha esteso l'applicazione della mediazione obbligatoria a nuove materie, tra cui associazione in partecipazione, consorzio, franchising e altre aree contrattuali.

La condizione di procedibilità si considera soddisfatta quando:

  1. La mediazione è avviata presso un organismo competente.
  2. L'oggetto della domanda coincide con l'oggetto del giudizio.
  3. Le parti partecipano all'incontro con i loro avvocati.

Conseguenze della mancata partecipazione
L'art. 12 bis del D.Lgs. 28/2010 stabilisce le conseguenze per la mancata partecipazione ingiustificata alla mediazione. Il giudice può desumere argomenti di prova dalla mancata partecipazione e sanzionare la parte assente con il pagamento di una somma pari al contributo unificato dovuto per il processo. Inoltre, la mancata partecipazione può comportare la condanna al pagamento di una somma in favore della parte che ne ha fatto richiesta, qualora la mediazione sia condizione di procedibilità.

Conclusioni
La partecipazione al primo incontro di mediazione rappresenta un obbligo sostanziale e non formale per soddisfare la condizione di procedibilità. La riforma Cartabia e la giurisprudenza recente enfatizzano la necessità di un'effettiva adesione al processo di mediazione, per garantire che questo strumento venga utilizzato in modo efficace per risolvere le controversie prima di arrivare in tribunale.

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