Se un condomino non paga le spese comuni, l’amministratore ha il diritto e il dovere di informare gli altri condòmini. Questo principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 3498 dell’11 febbraio 2025, chiarendo che la trasparenza nella gestione condominiale è fondamentale per il buon funzionamento della comunità.
Nel testo dell’ordinanza si legge chiaramente che “l’amministratore non ha solo il diritto, ma anche il dovere di informare i condomini in relazione ai contenziosi instaurati e alle morosità esistenti”. La Cassazione sottolinea che l’amministratore è spesso chiamato a giustificare le proprie azioni, e nascondere informazioni sulle morosità potrebbe compromettere la fiducia e la collaborazione tra i condòmini.
Tuttavia, tale comunicazione deve avvenire all’interno del contesto condominiale e con modalità rispettose della privacy: non è lecito, ad esempio, affiggere pubblicamente un elenco di morosi nelle aree comuni accessibili a terzi.
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Questa decisione ha un impatto rilevante sulla gestione delle morosità. Se un condomino non versa le quote dovute, gli altri hanno il diritto di esserne informati, anche perché potrebbero essere chiamati a coprire le spese mancanti.
Come evidenziato nella sentenza, “le informazioni rese erano tutte afferenti alla contabilità condominiale ed alle azioni intraprese e, pertanto, di evidente interesse per gli altri condomini, che per primi potevano essere chiamati a dover sanare, all’esterno, morosità altrui”.
La trasparenza, quindi, non è solo un diritto, ma una necessità pratica per garantire una corretta gestione delle risorse economiche del condominio.
Negli ultimi anni, la Cassazione ha ribadito più volte l’importanza della comunicazione dei dati relativi ai condòmini morosi. Tra le sentenze più rilevanti si segnalano:
Sentenza n. 1002 del 15 gennaio 2025: ha stabilito che l’amministratore ha l’obbligo di comunicare ai creditori i nominativi dei condòmini morosi. Il mancato rispetto di questo obbligo può comportare una responsabilità extracontrattuale a carico dell’amministratore.
Sentenza n. 34220 del 6 dicembre 2023: ha confermato che l’amministratore deve fornire ai creditori le informazioni sui morosi, rispettando la normativa sulla privacy e evitando la diffusione indebita di dati personali.
L’amministratore di condominio deve garantire una gestione trasparente e corretta delle spese comuni, nel rispetto delle norme vigenti. La recente sentenza della Cassazione rafforza questo principio, confermando che la comunicazione ai condòmini in merito ai debiti esistenti non è solo legittima, ma necessaria per preservare l’equilibrio economico del condominio e tutelare gli interessi di tutti i residenti.
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