Quando un condomino si rifiuta di consentire l'accesso al proprio box per eseguire lavori condominiali approvati in assemblea, il condominio ha il diritto di rivolgersi al giudice per ottenere un provvedimento che consenta di procedere con gli interventi. Questa situazione, se non gestita tempestivamente, può causare danni economici e strutturali rilevanti per l'intero stabile.
Il caso concreto
Un caso esaminato dal Tribunale di Foggia (ordinanza del 12 dicembre 2024) ha messo in evidenza i diritti e le tutele a disposizione del condominio. In questa vicenda, il condominio aveva deliberato, con una decisione regolarmente approvata e non impugnata, di eseguire lavori al secondo piano interrato dello stabile. L'obiettivo era eliminare le infiltrazioni d'acqua che stavano compromettendo la stabilità dell'edificio.
Per completare gli interventi, era necessario accedere ai box dei condomini e sostituire le serrande di ingresso. Tuttavia, un condomino si opponeva, rifiutando l'accesso e ostacolando la prosecuzione dei lavori, nonostante i ripetuti solleciti e comunicazioni formali.
Intervento del giudice
Di fronte all'inerzia del condomino, il condominio si è rivolto all'Autorità Giudiziaria per ottenere un provvedimento d'urgenza. Il Tribunale ha accolto la richiesta, basandosi su chiari elementi probatori:
Il giudice ha riconosciuto che il rifiuto del condomino stava causando un pregiudizio grave e irreparabile, sia dal punto di vista economico che della stabilità dell'edificio. Ha quindi ordinato al resistente di sgomberare il box e consentire l'accesso alla ditta incaricata per completare i lavori.
Riferimenti normativi
La decisione del Tribunale si fonda sull'art. 843 c.c., che riconosce il diritto di accedere al fondo altrui per effettuare lavori di costruzione o riparazione. Questa norma è applicabile anche in ambito condominiale, prevedendo che il condominio possa richiedere l'accesso alle proprietà esclusive dei condomini per realizzare opere necessarie.
In situazioni di urgenza, il condominio può ricorrere all'art. 700 c.p.c. per ottenere un provvedimento che tuteli il proprio diritto ad eseguire i lavori, evitando danni ulteriori.
Conseguenze per il condomino inadempiente
Il condomino che ostacola i lavori condominiali può essere considerato responsabile di lite temeraria, con conseguente condanna al risarcimento dei danni causati al condominio. Inoltre, il suo comportamento potrebbe aggravare le problematiche strutturali dell'edificio, aumentando i costi complessivi degli interventi.
Conclusioni
La vicenda sottolinea l'importanza di garantire la collaborazione tra condomini per la manutenzione delle parti comuni. In caso di opposizione ingiustificata, il condominio ha strumenti legali per tutelare i propri diritti e assicurare la realizzazione degli interventi necessari. La tempestività nell'agire è fondamentale per evitare ulteriori complicazioni e salvaguardare il valore dell'immobile.
ABR Amministrazioni è una realtà sempre rivolta alla massima competenza amministrativa e tecnica, e all'assoluta trasparenza nell’amministrazione condominiale.
I nostri punti di forza sono la competenza, l'economicità di gestione e l'efficienza nella soluzione di qualsiasi problematica che dovesse interessare il condominio e/o singoli condomini.
Perché scegliere Amministrazioni Bruno
Vendite e affitti di abitazioni
Rifacimento della facciata condominiale
Rallenta il mercato immobiliare di Milano
Amministratore di condominio a Milano
Quando si accende il riscaldamento a Milano nel 2024
Il ruolo dell'amministratore di condominio a Milano
Perché cambiare amministratore di condominio a Milano
Videosorveglianza in condominio
Cambiare amministratore di condominio
Agevolazioni fiscali in edilizia
Il decreto Salva Superbonus diventa legge
Verbale assembleare incompleto
Ruolo e doveri dell'amministratore di condominio